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giovedì 23 dicembre 2010Aggiornato il:

Ricordi di viaggio: Matsuyama

Sto già pensando al prossimo viaggio in Giappone. Sarà difficile visitare tanti posti come abbiamo fatto la scorsa estate, anzi. Vorrei concentrare le visite su Tokyo e dintorni, quindi niente viaggi pazzi da una città all'altra! Quel che è quasi sicuro (mai dire mai) è che non torneremo a Matsuyama, città che mi è rimasta nel cuore. 

Da Tokyo dista circa 950 km. Il tratto più bello è quando si attraversa il ponte per arrivare in Shikoku


Matsuyama

sabato 11 dicembre 2010Aggiornato il:

Scatola giapponese e altri gadget

Qualche giorno fa ho ricevuto un regalo bellissimo. Il mio collega mi ha portato dei biscotti direttamente dal Giappone (la sua compagna è giapponese, quando siamo stati a Tokyo ci ha portati in un bel ristorante a mangiare l'anguilla).
La mia felicità, biscotti a parte, l'ha fatta la scatola! 

Il coperchio della scatola, con un bel disegno di una bimba.
Scatola giapponese

venerdì 10 dicembre 2010Aggiornato il:

Il mio bento 1° parte

La cosa più utile (e bella) che ho comprato in Giappone è il bento. Ce ne sono di tutti i tipi e dimensioni, il mio è a forma di ciotola con doppio scomparto e chiusura ermetica. Ogni giorno vado a lavorare con il "baracchino" preparato naturalmente da Lore che si ingegna a prepararmi sempre qualcosa di sfizioso, ma da quando ho il mio bento mi sembra tutto più buono!

Ecco quello di oggi: riso bianco giapponese (con parmigiano in aggiunta), omelette e spinaci al burro.
Bento

sabato 4 dicembre 2010Aggiornato il:

Onigiri casalinghi

Conoscete "Cooking with Dog"? Lo trovate su YouTube, e ci sono tantissime ricette di piatti giapponesi.

Oggi Lore ha provato la ricetta degli onigiri:

- prepara il riso 
- prendi una quantità abbondante di riso e inserisci il ripieno al centro
- compatta il riso dandogli la forma di un triangolo
- rivesti l'onigiri con una striscia di alga nori

giovedì 2 dicembre 2010Aggiornato il:

Kyoto - Golden Pavillon, Ryoanji Temple e Inari Shrine

Siamo stati a Kyoto due notti, davvero pochine per una città così bella. Bisognerebbe starci almeno quattro o cinque giorni, ma per esigenze di itinerario e tempo bisogna rinunciare ad alcune visite per non perdere altri posti. Quando ho cominciato a studiare l'itinerario del viaggio ho inserito Kyoto come meta obbligata, ma non immaginavo che fosse così grande. Abbiamo dovuto scegliere cosa visitare, e con gli spostamenti (lunghissimi) in autobus e il caldo patito più che nelle altre città, è stata sicuramente la più stancante delle tappe.
La stazione è ultra-moderna, un po' in contrasto con una città che mantiene un aspetto decisamente tradizionale. Avevo letto che nei ristoranti della stazione si mangia molto bene ma purtroppo non abbiamo avuto il tempo di provarli. In compenso il banchetto con il timbro era in bella vista vicino all'uscita (in altre stazioni non è stato così facile trovarlo). 

Il timbro della stazione JR di Kyoto
Timbro

mercoledì 1 dicembre 2010Aggiornato il:

Hama-rikyu Garden


Tra la baia di Tokyo e i grattacieli dello Shiodome c'è il giardino Hama-rikyu.
Si trova alla foce del fiume Sumida ed è circondato da un fossato riempito con l'acqua di mare proveniente dalla baia di Tokyo.
All'interno si trova un laghetto con una casa da tè.

L'opuscolo del giardino (con il timbro)
Hama-rikyu Garden

venerdì 19 novembre 2010Aggiornato il:

Il nostro viaggio a Zanzibar

Siamo finalmente a Zanzibar.

Il volo è durato circa 8 ore e nonostante fosse notte non ho chiuso occhio. L'impatto appena scesi dall'aereo è tremendo. Fa freddo, il cielo è nero e c'è un'umidità pazzesca. L'aeroporto ha una pista sola, una volta scesi dall'aereo si attraversa la strada e si entra in un piccolo edificio a ritirare i bagagli. Il nastro trasportatore per le valigie è formato da una catena umana che passa le valigie di mano in mano fino ad arrivare al banco di ritiro. Qualcuna veniva aperta per controlli, ma c'era chi pagava per evitarlo e io sinceramente non ho capito perché. Forse trasportavano cose non consentite? E se fosse così, bastava pagare per far chiudere un occhio? Mah... Dopo aver preso la nostra valigia paghiamo il visto di 25 dollari e usciamo: una marea di ragazzini ci corrono incontro chiedendo di tutto, soprattutto monete. Non ero preparata, vorrei accontentarne almeno qualcuno ma il nostro accompagnatore ci dice di salire sull'autobus e non dare retta ai bambini. Come se fosse facile. Ma siccome lui è del posto, se ci dice così sarà meglio ascoltarlo.

Partiamo, passiamo attraverso la foresta, in mezzo al nulla. Ogni tanto ai lati della strada vediamo qualche casa di fango costruita a metà: con i pochi soldi che guadagna la gente compra quello che può per costruirsi un'abitazione, ma non  riesce mai a terminarla, i soldi finiscono subito. Incrociamo qualche bimbo che ci saluta con la mano, inizio a sentirmi in colpa, io ho tutto e loro non hanno niente. Eppure loro sorridono e sembrano felici. Come mai? Siamo arrivati nel villaggio che ormai pioveva, e mentre aspettavano che ci assegnassero la camera ci siamo guardati un po' intorno: giardini curati, divani in legno, i tetti delle strutture in legno intrecciato. La nostra camera si trovava al secondo piano di una casetta, e mentre ci accompagnavano sono riuscita a evitare che mi portassero la valigia (dato che vedevo andare e venire donne con i bagagli sulla testa mi sono rifiutata di far portare anche la mia, che pesava davvero troppo). Camera semplice, con la zanzariera sul letto (e un materasso scomodissimo) un balconcino e un angolo con tavolino e poltroncine.

Sul balconcino della nostra camera, siamo appena arrivati e io non mi rendo conto di dove sono...
Zanzibar

giovedì 18 novembre 2010Aggiornato il:

La prima volta in Egitto

Era il 2000, per la prima volta uscivo dall'Europa. Il mio primo viaggio con Lore, il primo volo, la prima volta in Nord Africa. 10 anni fa l'Egitto mi sembrava lontanissimo, poi è quasi diventato una seconda casa per me. Sharm El Sheik era un paesino nel deserto, Naama Bay era solo una via con qualche negozio e due locali: Hard Rock Cafè e Bus Stop (il nostro locale preferito, che ora non c'è più).
Gli egiziani non avevano ancora idea di quanti soldi potessero fare con i turisti, si passavano ancora interi pomeriggi da Giovanni a scegliere papiri, contrattare sul prezzo, bere karkadè.

Abbiamo volato con la compagnia egiziana, e le 4 ore di volo mi sono sembrate infinite. Quando finalmente è comparso il Mar Rosso sotto di noi e ho visto per la prima volta la barriera corallina, ero già molto emozionata. Appena ho visto la terra egiziana, deserto roccioso e nient'altro, mi sono chiesta in quale posto sperduto stessimo andando. Qua e là qualche albergo, si vedevano le piscine, e intorno niente, solo il colore arancio-ocra della terra. Uscendo finalmente dall'aereo l'impatto con il clima egiziano è stato molto simile a due schiaffoni in piena faccia, una temperatura così calda da togliere il fiato.

In aeroporto abbiamo conosciuto il ritmo egiziano, piuttosto lento e inquietante, al controllo passaporti mi guardavano con facce serie serie, io li guardavo intimorita e questi vedendo la mia espressione scoppiavano in  una risata di simpatica presa in giro! Ma quali facce cattive?? Ho provato una simpatia istantanea.
Il pulmino da circa 20 persone ci ha caricati nel piazzale appena fuori l'aeroporto, eravamo in quattro gatti. Il nostro accompagnatore ci ha spiegato alcune cose, le stesse che abbiamo sentito ripetutamente negli anni seguenti, ma che quel giorno, essendo novità per noi le abbiamo ascoltate con molta attenzione.

Il villaggio turistico, posto in cui non ero mai stata prima, mi è sembrato di gran lusso. Eravamo in tutto sì e no 25 persone, c'era più gente dello staff che ospiti, quindi abbiamo fatto amicizia con tutti in pochi giorni. La spiaggia era distante dall'albergo, zona Ras Umm Sid. Ci si andava con la navetta, parola che poco aveva a che fare con quello che in realtà era: un trattore guidato da un anziano che passava il tempo ad aggiungere acqua al radiatore, con attaccati due vagoni tipo giostre dei bambini!

La spiaggia si trovava su un tratto roccioso a picco sul mare, in cui si entrava da una passerella che portava oltre la barriera corallina. Ho dovuto prendere coraggio per entrare in acqua, perchè era profonda 80 metri e io non ero brava a nuotare... ma l'acqua è talmente salata che tiene a galla, così in pochi giorni ho preso confidenza con il mare. Migliaia di pesci di tutti i colori, i diversi tipi di corallo, come ho potuto vivere così tanto tempo ignorando l'esistenza di questo mondo meraviglioso?

Ras Umm Sid, la spiaggia sulla roccia e la scaletta per tuffarsi nel Mar Rosso
Ras Umm Sid

sabato 13 novembre 2010Aggiornato il:

Open-air Farm House Museum Osaka


Poco fuori dal centro di Osaka c'è un bellissimo museo all'aperto. Si trova all'interno del parco Hattori Ryokuchi, dove tra foreste di bambù, pini e stagni, molta gente si ritrova per fare grigliate e pic-nic in estate.

Il museo all'aperto comprende 11 casali di campagna provenienti da diverse località del Giappone, ricostruiti esattamente. Le case sono arredate e si possono visitare anche all'interno, in alcune di esse potreste incontrare qualche guida volontaria che vi illustrerà l'utilizzo delle stanze e degli utensili.

La farm house che proviene da Gifu è una delle più importanti per il suo particolare gassho zukuri (tetto di paglia spiovente, chiamato così perchè sembrano due mani giunte in preghiera). C'è anche un mulino a vento (proveniente da Sakai, pref. Osaka) e un teatro kabuki all'aperto (proveniente da Shodoshima, pref. Kagawa).

Il sito ufficiale.

L'ingresso costa 500 yen, dalle 10:00 alle 17:00, giorno di chiusura: Lunedì.


Il biglietto d'ingresso



Il depliant del museo.
Sulla cartina del Giappone sono indicate le provenienze delle case di campagna.

giovedì 11 novembre 2010Aggiornato il:

Miyajima e Hiroshima


A pochi minuti di traghetto dal porto di Hiroshima c'è Miyajima, famosa per il torii rosso nel mare (che è il simbolo dell'isola), la porta rossa del santuario Itsukushima costruito con palafitte sulla spiaggia. Durante l'alta marea il torii spunta dall'acqua su cui sembra galleggiare, mentre con la bassa marea ci si può avvicinare a piedi.

Siamo capitati qui in una giornata particolare: i fuochi d'artificio di metà agosto. Già dal mattino i fotografi se ne stavano appostati nei luoghi strategici per non perdersi lo spettacolo serale, e nel corso della giornata l'isola si è riempita di giapponesi in kimono per la festa.

I cervi sono elemento caratteristico dell'isola, girano liberi e sono felici di ottenere un biscotto. Conviene fare attenzione, anche se hanno l'aria davvero mansueta.

La cosa che mi ha colpita di più appena scesa dal traghetto è la quantità esagerata di bancarelle che vendono cibo lungo tutto il tratto di spiaggia che porta al santuario Itsukushima.
In effetti fa venire fame e voglia di assaggiare un po' di tutto, dagli spiedini di ogni tipo (alcuni davvero buffi, come il cetriolo infilzato per lungo che aveva molto successo!!), diverse varietà di wurstel e frittate di ogni genere. Io ho mangiato la seppia grigliata infilata sullo spiedino e condita con una salsa dolciastra (buona, ma è difficile da mangiare così).

Un'altra specialità del posto sono le ostriche grigliate (da acquolina in bocca) e i Momiji Manju, i biscotti ripieni a forma di foglia d'acero (il simbolo dell'isola).
I prezzi sono decisamente turistici, cioè abbastanza alti: ogni spiedino in media 300/400 yen (e con uno ci si fa giusto merenda).

venerdì 5 novembre 2010Aggiornato il:

Gli alberghi in Giappone


In un viaggio scegliere l'albergo è molto importante, può decidere in bene o in male l'andamento della vacanza. Io sono sempre molto scrupolosa in questa scelta, cerco di valutare tutti gli aspetti principali e dopo averne trovato uno che mi soddisfa do un'occhiata ai pareri di chi c'è stato controllando per primi quelli completamente negativi: se il voto è pessimo perché la colazione è poco varia, perché il personale non parla un inglese perfetto, per l'antipatia del personale o per altri motivi del genere sono sicura di aver scelto bene. (I pareri positivi quasi non li leggo).

Generalmente tendo a evitare i posti troppo vicini alle stazioni, perché in genere sono i più brutti. In Giappone questo problema non si pone, anzi! Scegliere alberghi vicino alle stazioni dei treni o della metropolitana è l'ideale per non dover fare chilometri a piedi e non c'è pericolo di trovare una zona "brutta".

Ad essere sincera considerando il tipo di viaggio e il numero di notti (in città diverse) che avremmo fatto ho dato importanza principalmente al prezzo.

Queste sono le mie recensioni degli alberghi in cui abbiamo soggiornato in Giappone, spero possano essere d'aiuto per chi deve partire per questo splendido paese.

mercoledì 3 novembre 2010Aggiornato il:

A Beppu tra inferni e onsen


Beppu è una meravigliosa città con una particolarità che la rende davvero affascinate: ovunque sul territorio ci sono caldere e solfatare, per questo motivo vi si trovano numerosi onsen. E' un posto che mi ha colpita particolarmente perchè è molto diversa da tutte le altre città viste in questo viaggio in Giappone, e mantiene un'atmosfera molto tradizionale.


Biglietto JR di andata per Beppu
Da Hakata (Fukuoka) ci mettiamo 1 ora e 53 minuti

martedì 2 novembre 2010Aggiornato il:

Shopping a Tokyo

1 - Omotesando.  La via dello shopping più famosa, inserita in ogni classica visita guidata della città. In realtà qui più che fare shopping ci si limita a passeggiare guardando le vetrine dei negozi di lusso, marche famose e posti da ricchi in generale. Ci sono alcuni ristoranti (ultra cari) e qualche locale decisamente fuori portata per le nostre tasche. (Qui il mio post su Omotesando by night)


2 - Tra tanti negozi inavvicinabili (almeno per noi..) c'è un centro commerciale assolutamente imperdibile: Kiddyland. Definirlo il paradiso dei giocattoli è riduttivo, questo posto ha la capacità di rendere felici i bambini e gli adulti, i curiosi e gli appassionati. Ogni piano è dedicato a un genere particolare, c'è un intero piano di LEGO, un reparto dedicato a Hello Kitty, un altro di calzini con i personaggi dei cartoni animati (di fronte a questo muro di calzini c'erano due ragazze che continuavano a gridare "kawaiiiii"), un incredibile assortimento di Barbie d'epoca
C'è anche Snoopy Town Shop, dove si trovano ogni tipo di gadget, dalle felpe ai bento box, dalle caramelle ai prodotti da bagno dei Peanuts. C'è davvero da passarci la giornata!!

Snoopy Town
Snoopy Town


giovedì 28 ottobre 2010Aggiornato il:

Studio Ghibli Shop Nagasaki

A Nagasaki, sulla salita che porta a Glover Garden, ci sono diversi negozi di souvenir, per lo più oggetti in vetro tipici della città. Subito dopo una piccola curva, sempre in salita, tra gli alberi c'è un bellissimo negozio che vende oggetti e gadget dello Studio Ghibli. Il negozio vende anche moltissime altre cose, giocattoli e oggetti che hanno poco o niente a che fare con Totoro e amici, ma vale davvero la pena visitarlo.

Una casetta di legno, Totoro e Nekobus tra gli alberi...



Studio Ghibli Shop Matsuyama

Matsuyama, incantevole città nell'isola Shikoku dove abbiamo trascorso due notti durante il nostro viaggio in Giappone.
Vicino al Dogo Onsen c'è una galleria di negozi tra cui un bellissimo Shop dello Studio Ghibli.
All'ingresso c'è l'insegna in legno con Totoro, l'interno è curato nei minimi dettagli e gli articoli sono davvero ricercati. Sembra un piccolo museo e merita davvero una visita.


Museo Ghibli



Il mio amore per il Giappone, e per tutto ciò che riguarda questo Paese, ha origini nella mia infanzia quando come molti miei coetanei guardavo i cartoni animati giapponesi. Credevo che certi atteggiamenti dei personaggi fossero propri dei cartoni animati, ho capito più tardi che facevano invece riferimento alla cultura e alle abitudini giapponesi.

Come ho già detto nei precedenti post, subito dopo aver pensato "vado in Giappone" ho aggiunto "vedrò il Museo Ghibli!" e in effetti, è stata un'esperienza davvero emozionante per me che mi sono rivista tutti i film prima di partire...

A Tokyo e un po' dappertutto in Giappone Totoro è un personaggio di particolare importanza. Ne vanno proprio fieri, e a mio avviso ne hanno tutte le ragioni.
Mitaka, dove si trova il Museo, è un po' luogo di pellegrinaggio, tappa obbligata per molti turisti.
All'uscita dalla stazione, per chi avesse timore di aver sbagliato strada, c'è un ufficio informazioni, con un bel Totoro seduto sulla sedia.

martedì 26 ottobre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Si torna a casa



Diario di viaggio in Giappone
27 agosto 2010

Alla fine ho dormito, e anche bene. E’ tutto pronto, salutiamo i gentilissimi proprietari del ryokan e andiamo a prendere la Yamanote per Ueno. Stiamo per lasciare Tokyo! Passiamo a prendere gli ultimi onigiri e lasciamo questa meravigliosa città.

Un salutino alla nostra camera del ryokan, dove ci siamo trovati molto bene
Ryokan



lunedì 25 ottobre 2010Aggiornato il:

Viaggio in Giappone - 26 agosto 2010



Diario di viaggio in Giappone
26 agosto 2010

Che dormita! Questi futon sì che sono seri, magari li avessimo trovati così comodi anche nelle altre città… Colazione in camera (qui non abbiamo il bollitore elettrico, la signora ci porta la teiera con l’acqua calda in camera) e usciamo.

Stamattina andiamo a Shimokitazawa, un paesino bellissimo poco distante da Shibuya. E’ un posto da vedere la sera, perché ci sono tantissimi locali, ma anche di giorno è carino e ci sono alcuni mercati.

Shimokitazawa, bellissime case


giovedì 21 ottobre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Di nuovo a Tokyo (mi sei mancata)



Diario di viaggio in Giappone
25 agosto 2010

Sarà stata l’agitazione, o la cena toppo abbondante, dormiamo poco e male. Quando suona la sveglia sono decisamente rimbambita, ma chiudo la valigia e mi preparo in fretta: il treno per Tokyo parte prestissimo! Faccio una fatica pazzesca a svegliare Lore, che quando realizza d’essere in ritardo si veste di corsa e porta giù i bagagli. Salutiamo il signore alla reception e provo a chiedergli se mi vende lo yukata da camera…niente da fare, dice che non si può, pazienza.

Lasciamo Fukuoka e il Kyushu: si torna a Tokyo
Train


martedì 19 ottobre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Lo zoo di Fukuoka e una serata speciale



Diario di viaggio in Giappone
24 agosto 2010

Oggi è l’ultimo giorno che trascorreremo a Fukuoka, così decidiamo di non spostarci e goderci un pochino questa bellissima città.

In giro per Fukuoka, troviamo un negozio con questi simpatici gattini!
Fukuoka


sabato 16 ottobre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - L'ospitalità di Beppu



Diario di viaggio in Giappone
23 agosto 2010

Stamattina andiamo presto alla stazione di Fukuoka, direzione Beppu, la famosa città termale a 2 ore di treno.

La stazione di Fukuoka, dove ormai siamo di casa (!!)
Fukuoka Station


giovedì 14 ottobre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Una giornata a Nagasaki



Diario di viaggio in Giappone
22 agosto 2010

Oggi andiamo a Nagasaki!
E’ relativamente vicina a Fukuoka, 2 ore scarse di treno. Appena usciti dalla stazione la prima impressione è di una città abbastanza intima, trafficata, che ricorda un po’ Montecarlo perché è circondata da colline completamente costruite, con palazzi che sembrano uno sull’altro. A dirla tutta sembra di stare in Europa, non ha quasi nulla che faccia ricordare d’essere in Giappone.

La stazione di Nagasaki
Nagasaki Station


mercoledì 13 ottobre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Fukuoka, gita in traghetto



Diario di viaggio in Giappone
21 agosto 2010

Stamattina facciamo un bel giro, solo che non riusciamo a raggiungere la meta che avevamo deciso, cioè l’isola Shikanoshima. Il treno arriva fino a Saitozaki e noi pensavamo di riuscire ad arrivare al ponte che collega l’isola a piedi ma siamo stati troppo ottimisti. Le distanze sono lunghissime e sotto il sole ci stavamo squagliando.

Stazione di Fukuoka
Fukuoka Station


domenica 10 ottobre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Fukuoka, dove la cucina è super piccante

Giappone 2010 - Fukuoka, dove la cucina è super piccante - puntata precedente: Matsuyama: Castello, Botchan e Dogo Onsen -



Diario di viaggio in Giappone
20 agosto 2010



Stamattina lasciamo Matsuyama, la signora dell’ostello ci ha salutati fin sulla porta, che tenera. Sul tram cerchiamo di non ingombrare troppo con la valigia e alla stazione prendiamo qualcosa da mangiare per il viaggio, che anche oggi sarà lunghetto, circa 3 ore fino a Okayama e altre 2 fino ad Hakata (Fukuoka).


Matsuyama Station
Ancora fermi a Matsuyama...tra poco si parte!


venerdì 8 ottobre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Matsuyama: Castello, Botchan e Dogo Onsen



Diario di viaggio in Giappone
19 agosto 2010

Devo dire che stanotte mi sono un po’ pentita di aver scelto il letto sopra, manco a farlo apposta mi sono alzata ben due volte per andare in bagno, e mi sono sentita un po’ impedita a scendere con la scaletta dal letto a castello. Mi sono svegliata stamattina come se avessi avuto un macigno che mi stava schiacciando, questo letto non è molto comodo purtroppo. Ho anche un irritazione che stanotte mi ha fatta dormire male, stamattina dovrò trovare una farmacia. Nonostante tutto sono bella pimpante, scendiamo a fare colazione e usciamo presto.

Balconcino con vista sul bosco, sotto un sole meraviglioso....Buongiorno!
Matsuyama


giovedì 7 ottobre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Matsuyama



Diario di viaggio in Giappone
18 agosto 2010

Partiamo prestissimo da Kyoto e a Okayama cambiamo treno per Matsuyama. Il treno attraversa un lunghissimo ponte sul mare e arriva nello Shikoku dove il paesaggio cambia di molto, rispetto a quello che abbiamo visto fin’ora durante i nostri spostamenti in treno. Il mare è bellissimo, e ogni tanto si vedono delle meravigliose spiagge di sabbia chiara. Complessivamente da Kyoto ci mettiamo 5 ore a raggiungere Matsuyama, ma il viaggio è piacevole, e le poltrone dei treni sono molto comode.

Shinkansen Hikari
Shinkansen Hikari


lunedì 4 ottobre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Meravigliosa Kyoto



Diario di viaggio in Giappone
17 agosto 2010

Ci svegliamo tutti interi nonostante i futon un po' sottili. Lore come ogni mattina prepara il caffè, ma questa volta deve scendere a usare il bollitore a disposizione di tutti perché in camera non c’è. Io ho il tempo di prepararmi, e penso a quali visite fare oggi. Kyoto è una città meravigliosa, due giorni sono pochini e bisogna scegliere cosa vedere.

Mattina nelle vie di Kyoto
Kyoto


sabato 2 ottobre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - O-Bon a Kyoto



Diario di viaggio in Giappone
16 agosto 2010

Stamattina riuscire a chiudere la valigia è stata un’impresa, e lasciamo il nostro bellissimo monolocale di Osaka con un po’ di malinconia… Girare per il Giappone si sta rivelando un’esperienza fantastica, troviamo e lasciamo posti stupendi, è come se fosse davvero un’avventura che oltretutto sta mettendo alla prova la nostra capacità di adattamento a situazioni che non sono sempre facili. 
Inoltre naturalmente credo che ci stia unendo, se possibile, ancora di più. Condividere certe emozioni e fare esperienze nuove con la persona a cui tieni di più è sicuramente la cosa più bella che ci possa essere in un viaggio.

Prima di partire per Kyoto urge mettere ordine e chiudere la valigia...
Osaka


venerdì 1 ottobre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Ferragosto a Osaka (con gita a Nara)



Diario di viaggio in Giappone
15 agosto 2010

Oggi è una splendida giornata di sole! 
La destinazione per questo Ferragosto giapponese è Nara, ci si arriva in un’oretta col treno locale. Per non fare il solito tour de force scegliamo solo due templi da visitare. Già in stazione la città si presenta molto accogliente e ospitale, all’ufficio informazioni sono gentilissimi e come sempre mi riempiono di cartine e depliant. 

Nara è popolata di cervi, sono bellissimi, alcuni se ne stanno per i fatti loro all’ombra, ma altri sono assolutamente invadenti e elemosinano cibo. Qualche ambulante vende dei biscottini da dargli, solo che poi te ne ritrovi una decina intorno e non ti mollano più. 
Un cartello avverte che i cervi sono animali docili, ma sono pur sempre selvaggi, bisogna trattarli con cura perché potrebbero reagire male, e c’è un disegno bellissimo di un cervo che incorna una signora!! Ahaha! Adoro questa abitudine giapponese di illustrare con disegni ogni cartello, anche perché risultano comprensibilissimi anche nel caso in cui siano scritti solo in giapponese.

Bellissimo paesaggio campagnolo sul treno da Osaka a Nara
Treno da Osaka a Nara


giovedì 30 settembre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Hiroshima e Miyajima



Diario di viaggio in Giappone
14 agosto 2010

Stamattina prendiamo lo shinkansen che in poco meno di due ore ci porta a Hiroshima. Arrivati alla stazione ci procuriamo una cartina della città e la mappa dei trasporti. Subito fuori dalla stazione prendiamo il tram che in mezzora arriva al porto. Il cielo è un po’ grigio e sul tram siamo quasi tutti turisti. Abbiamo fatto anche qui il biglietto giornaliero per risparmiare un po’.

Tram a Hiroshima
Tram Hiroshima


mercoledì 29 settembre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Osaka in tram

- puntata precedente: Arrivo a Osaka -


Diario di viaggio in Giappone
13 agosto 2010


Stamattina ci siamo svegliati con un bel sole! Dopo aver fatto colazione consultiamo la cartina per decidere cosa andare a vedere. Facciamo il giornaliero della metro, oggi è venerdi e costa meno. Rispetto alle mille indicazioni che si trovano ovunque a Tokyo qui non è proprio semplice muoversi, la cartina che abbiamo mi sembra subito un po’ approssimativa e nella metro non ci sono molte scritte in inglese.

Vista dalla camera


giovedì 23 settembre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Arrivo a Osaka

- puntata precedente: In giro per Tokyo -


Diario di viaggio in Giappone
12 agosto 2010


Stamattina lasciamo il nostro Hotel Yanagibashi (dove ci siamo trovati benissimo) e andiamo alla stazione di Tokyo per cambiare il nostro Japan Rail Pass. Da oggi, 12/8 al 25/8 possiamo usare tutti i treni della JR in tutto il Giappone. Prendo il nostro nuovo preziosissimo documento e vado a prenotare il treno per Osaka

Sorpresa! Non c’è posto non solo in quello delle 9.30 come speravo, ma fino alle 13 non c’è verso di partire. Facciamo i biglietti per quello delle 13.03 e molliamo i bagagli in un coin locker*. Avremmo potuto tentare di salire nei vagoni senza posto riservato, ma rischiavamo di stare in piedi e alla fine non ci dispiace avere ancora una mattinata da passare qui. Siamo rimasti a Maronouchi e siamo andati nel giardino di Hibiya dove c’erano un po’ di gatti e un bel laghetto. Oggi c’è il sole ma il tempo sta cambiando, c’è un vento forte e stanno arrivando dei nuvoloni neri. Torniamo a recuperare il borsone e andiamo al binario. Finalmente perderemo uno shinkansen!!

*In tutte le stazioni ci sono i coin locker, gli armadietti dove lasciare i bagagli. Siccome la nostra valigia è piuttosto grossa abbiamo dovuto usare il più grande, al costo di 500 yen.

Il nostro primo shinkansen
Shinkansen Hikari

mercoledì 22 settembre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - In giro per Tokyo

- puntata precedente: Cat Cafè a Ikebukuro e cena speciale -


Diario di viaggio in Giappone
11 agosto 2010


Stamattina abbiamo fatto colazione in camera. Stufi del tè verde che secondo me sa di alga, da qualche giorno ci siamo comprati il caffè solubile e i biscottini da Sunkus* (così non spendiamo soldi in giro, qui il caffè costa quasi 3 euro nei bar). Abbiamo fatto il solito biglietto giornaliero per la Yamanote e siamo scesi a Shinbashi.

*Sunkus è un conbini.

La stazione di Shinbashi
Shinbashi Station

domenica 19 settembre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Cat Cafè a Ikebukuro e cena speciale

- puntata precedente: Il sogno che si avvera: Ghibli Museum -


Diario di viaggio in Giappone
10 agosto 2010


Oggi è San Lorenzo! Il cielo però è grigio, e qui a Tokyo con tutte le luci che ci sono dubito che ci sia modo di vedere qualche stella cadente. Ma devo dire che al momento non ho particolari desideri da esprimere, visto che sto facendo una vacanza da sogno con la persona che amo di più al mondo, chiedere altro mi sembrerebbe eccessivo. Fa un caldo assurdo ma quando usciamo alla stazione di Nippori piove, così ci infiliamo i k-way e vestiti in questo modo un po’ ridicolo (qualcuno ci guarda e ride) ce ne andiamo in giro per questo quartiere che è delizioso. Case tradizionali, locande, negozi con insegne che sembrano scritte a mano.


Nippori
Nippori

giovedì 16 settembre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Il sogno che si avvera: Ghibli Museum

- puntata precedente: Incontrare due amici a Tokyo -


Diario di viaggio in Giappone
9 agosto 2010

Mi sveglio emozionatissima!! E’ arrivato il gran giorno del Museo Ghibli, oggi realizzerò un altro sogno e sono così felice che mi viene da piangere. Stanotte ha diluviato, e questa mattina per la prima volta il cielo è un po’ grigio, ma almeno la temperatura sembra essere scesa un po’. 

 La Chuo line da Asakusabashi arriva fino a Mitaka, che è una cittadina davvero graziosa. Dalla stazione parte il Neko Bus per il Museo, ma noi ce la facciamo a piedi. Nel vialetto alberato ci sono i cartelli con Totoro che indicano quanto manca al Museo, sono bellissimi. Anche le casette qui sono davvero belle, sembra un quartiere già visto in qualche cartone, la porta di casa al piano terra con le biciclette fuori, senza nemmeno un lucchetto…che invidia poter vivere così però. 
Il museo è in un parco ma non lo visitiamo perché minaccia di piovere e io ormai non vedo l’ora di entrare!

Totoro indica la strada per il Museo Ghibli!
Museo Ghibli

lunedì 13 settembre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Incontrare due amici a Tokyo

- puntata precedente: Tokyo: Akihabara, Ueno e Odaiba -


Diario di viaggio in Giappone
8 agosto 2010

Stamattina mi sento molto meglio! Oggi andiamo a Maronouchi, una zona davvero molto elegante. 
La stazione di Tokyo (come molte altre) è in fase di restauro (i lavori sono terminati nel 2013) per cui non riusciamo a vedere l’edificio in mattoni rossi del 1947 perché è impalcato. 

Lungo la Maronouchi-naka-dori ci sono i negozi di lusso e centri commerciali che sembrano alberghi a 5 stelle. Entriamo in un centro commerciale di stra-lusso (il piano dei ristoranti sembra la hall di un albergo a 5 stelle..) ma come sempre è presto ed è ancora tutto chiuso, c’è però un Lawson* dove compriamo tramezzini e acqua.

*Lawson è un negozio aperto 24 su 24. Ce ne sono molti altri, ad esempio Family Mart e Seven Eleven. In Giappone si chiamano konbini, ovvero convenience store.

Maronouchi
Maronouchi

domenica 12 settembre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Tokyo: Akihabara, Ueno e Odaiba



Diario di viaggio in Giappone
7 agosto 2010

Sono sveglia dalle 5, Lore dorme ancora, beato lui! 
Rimango un po' a leggere la guida per decidere l'itinerario di oggi e nel frattempo si è svegliato anche lui così ci prepariamo un tè. Stamattina ce la prendiamo un po' più comoda, andiamo a fare colazione da Caffè Veloce (caffè americano e brioche con marmellata) e andiamo a piedi ad Akihabara, che è a 10 minuti da Asakusabashi.

Colazione da Caffè Veloce
Caffè Veloce


martedì 7 settembre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Tokyo: Tsukiji Market, Asakusa e Shinjuku



Diario di viaggio in Giappone
6 agosto 2010

Le 2 di notte, siamo svegli! 
Mi viene una sete pazzesca e decidiamo di scendere a prendere qualcosa ai distributori nella hall. Una volta giù ci accorgiamo che l'acqua è esaurita, così usciamo (in yukata) a cercarne altri, sperando di non incontrare nessuno dato che siamo in pigiama (naturalmente arriva una macchina che scarica alcune persone nel palazzo a fianco...). 
Troviamo distributori, acqua, e tre gatti sonnecchiosi lungo il fiume. Torniamo su e tentiamo di dormire ancora un po'. Niente da fare, il jet lag è pazzesco. Ci facciamo un tè, controlliamo la posta su Internet (e scopriamo cosa sta accadendo a Mosca), cincischiamo un po' dopodichè basta, usciamo

Approfittiamo dell'ora (le 5) per andare al Tsukiji Market. Io non sono una grande amante di questi posti, e i pesci (soprattutto quelli grossi) mi fanno un po' impressione, quindi preferisco lasciare Lore ai suoi giri e mi dirigo verso Ginza

Ginza
Ginza

giovedì 2 settembre 2010Aggiornato il:

Giappone 2010 - Arrivo a Tokyo



Diario di viaggio in Giappone
5 agosto 2010

Partiamo alle 19:40 (ora di Mosca) e arriviamo finalmente a Narita alle 10:00 (ora locale).

Sull'aereo abbiamo mangiato abbastanza bene, ci siamo visti un paio di film, giocato a qualche giochino stupido, ma di dormire non se n'è parlato (infatti siamo un po' sballati). All'aeroporto facciamo un pochino di coda per le procedure di ingresso (impronte digitali e foto) ma ci sbrighiamo in fretta, tanto che la nostra valigia ci stava già aspettando.

Ci dirigiamo ai treni, facciamo i biglietti per il Keisei (il treno più economico che ci mette circa un'ora e un quarto fino a Nippori) e partiamo. Nonostante la stanchezza ci guardiamo un po' stralunati il paesaggio e le persone che popolano il treno. A Nippori prendiamo la Yamanote per Akihabara e la Chuo line per Asakusabashi. C'è un caldo pazzesco, scavalchiamo la massa di gente con la valigia che improvvisamente sembra gigantesca e pesantissima.

Usciamo ad Asakusabashi che siamo marci di sudore ma seguiamo la cartina e in meno di 5 minuti siamo al nostro albergo. La nostra camera è minuscola, ma c'è il posto per il bagaglio, il letto è piccolo ma comodo (a parte i cuscini durissimi), ciabattine, yukata, asciugamani, bollitore....c'è tutto. Dopo una doccia sono le 13.30, e non avendo chiuso occhio da circa 24 ore decidiamo di fare un sonnellino. Ci svegliamo a fatica verso le 17 e iniziamo l'esplorazione della zona. Il cielo è bellissimo e fa davvero molto caldo... siamo vicini al fiume che porta dritti ad Asakusa, si vede in lontananza l'edificio dell'Asahi.

Siamo entusiasti e increduli, siamo davvero a Tokyo, non stiamo sognando. Facciamo merenda con un onigiri e passeggiamo sul lungofiume. Troviamo il museo del Sumo e le statue dei lottatori lungo la strada. Torniamo a prepararci per la cena ma per stasera siamo ancora troppo stanchi per andare in giro così ceniamo vicino all'albergo in un ristorante di sushi. Ci fanno accomodare al banco, ci preparano i piatti davanti a noi e mangiamo il primo (buonissimo) sushi in Giappone! Due piatti di sushi, miso-shiru e birra 1800 yen, davvero poco. Andiamo a letto presto, abbiamo un sonno pazzesco!

La stazione di Narita, proprio sotto all'aeroporto. Tra poco più di un'ora saremo a Tokyo!
Narita

Giappone 2010 - La partenza

Diario di viaggio in Giappone
4 agosto 2010

Finalmente il giorno tanto atteso è arrivato! Ancora non ci credo, ma intanto bisogna affrontare il viaggio, che è parecchio lungo. 

Comincia presto da Torino, dove alle 7 del mattino prendiamo il pullman che arriva a Milano Malpensa alle 9. Facciamo il check-in e aspettiamo l'imbarco girellando per l'aeroporto. Decolliamo alle 12:10, compagnia aerea Aeroflot, mi accorgo che abbiamo i posti 17 E – 17 F ... non sono molto superstiziosa (ho un gatto nero ^_^) ma porca miseria! Il tempo, sarà l'emozione, passa in fretta e dopo 4 ore scarse siamo a Mosca

Il cielo è grigio scuro e fuori ci saranno 40°, ci è sembrato davvero strano. In effetti scopriremo il giorno dopo degli incendi devastanti che hanno messo in ginocchio la città, per un pelo abbiamo rischiato di non partire (e restare bloccati all'aeroporto). Ora che ci penso il 17 non porta poi così sfortuna